Plastic Free e cambiamento climatico - scuola secondaria di primo grado

  

LA 2B DI SAN MARIANO INTERVISTA STELLA BLANCARDI DI PLASTIC FREE

   
La nostra classe quest'anno, ha lavorato molto sul tema dello spreco della plastica e sulla salvaguardia dell'ambiente, sullo sviluppo sostenibile e su Agenda 2030; per approfondire meglio questi argomenti, abbiamo avuto l'opportunità, di fare alcune domande, attraverso un’intervista a distanza, ad una volontaria dell'associazione onlus "Plastic Free", Stella Blancardi.
  
1) Come si formano le isole di plastica?
Le isole di plastica, si creano attraverso le correnti marine, la plastica una volta gettata in mare, insieme ad altri residui, genera queste enormi spazi, interamente costituiti da plastica, la cui dimensione può variare. C’è un’isola di plastica in ogni Oceano ed una è presente anche nel Mar Mediterraneo, fra Corsica ed Elba. Le isole di plastica si formano a causa della plastica che arriva dai fiumi, dalle città costiere e dalla perdita di carico delle navi cargo.
Nei mari sono già presenti 150 milioni di tonnellate di plastica.
La cosa più pericolosa sono le microplastiche, che si formano dal deterioramento delle plastiche, e anche se per molti possono risultare irrilevanti, non sono un problema da sottovalutare.
Le microplastiche, si formano attraverso lo sfregamento della plastica con agenti atmosferici (come il vento), e una cosa che vi posso dire è che il loro deterioramento è molto complicato.
   
2) Ma perchè? Noi ingeriamo plastica?
Sì, le microplastiche sono la parte più piccola della plastica, sono impossibili da vedere Noi le ingeriamo attraverso varie fonti: ad esempio dalle bottigliette di plastica (la plastica è molto sensibile al calore), anche lo sfregamento degli pneumatici produce microplastiche che si disperdono nell'aria, inoltre le microplastiche vengono ingerite da esseri viventi che entrano nella nostra catena alimentare.
   
3) E’ evoluta nel tempo la modalità di consumo di plastica?
La plastica è un’invenzione recente, come sostituto dell’avorio. Tramite manipolazione del petrolio si è fatta questa scoperta: uno dei primi tipi di plastica inventata è stato il vinile, poi con lo sviluppo tecnologico le tecniche di produzione si sono evolute. La plastica è stata inventata proprio come materiale di lunga durata, è il consumo che ne abbiamo fatto in anni recenti che è sbagliato e pericolo.
   
4) Come possiamo ridurre il consumo di plastica?
Noi tutti possiamo ridurre la plastica nella nostra vita, magari utilizzando shopper di cotone, bottiglie di alluminio invece che di plastica, usare anche più vetro, per quanto riguarda le uova, usare quelle con la confezione in carta, così da eliminare quelle con la confezione in plastica, infine acquistare verdure sfuse anziché confezionate.
   
5) Per ridurre il consumo di plastica serve aver introdotto l'obbligo di utilizzo di piatti e posate biodegradabili?
Questo è un divieto molto recente, che però purtroppo in pochi rispettano, un consiglio che vi posso dare, è quello di evitare di comprare oggetti in plastica, perché se ne possono facilmente trovare anche di carta, ma attenzione, esistono oggetti monouso in carta con rivestimenti in plastica.
   
6) Quanto tempo occorre perché la plastica deteriori nell'ambiente?
Ancora questo dato non si conosce, visto che la plastica è un'invenzione recente e quindi tutta la plastica prodotta esiste ancora, ma si ipotizza che ci vogliano circa 1000 anni, affinché questa si deteriori completamente. Anche le nuove bioplastiche hanno un sistema di degradazione lento che avviene solo in particolari condizioni, a temperature determinate e con inserimento di batteri specifici.
   
7) Crede che dare una seconda vita agli oggetti di plastica, come fanno le aziende emergenti, possa essere utile a salvaguardare l'ambiente?
Sì, visto che la produzione di plastica è sfrenata e sempre più abbondante, indistruttibile ed elastica, è sempre più difficile fermarne la produzione in tutto il mondo. Pertanto è opportuno riciclare e differenziare, dare nuova vita alla plastica è comunque un'alternativa valida alla dispersione nell'ambiente.
   
8) Come si inserisce il tema della plastica nell' Agenda 2030?
Questo tema, nell'agenda 2030, si inserisce perché dobbiamo cercare di limitare l'utilizzo di plastica, pur essendo ovunque, entro il 2030, data importante, essendo un punto di non ritorno per il nostro pianeta. Eliminare la maggior parte della plastica, è molto difficile, se non impossibile, ma ce la possiamo fare, e per potercela fare, bisogna sensibilizzare voi ragazzi, che sarete le generazioni future.
  
9) Come affronta questo problema il nostro territorio?
Nel nostro territorio, sia a Corciano che a Perugia, le nostre Istituzioni stanno agendo sensibilizzando i bambini e i ragazzi all'interno delle scuole, inoltre pubblicizzano molto la raccolta differenziata dei rifiuti: l' hanno resa la molto più semplice e intuitiva.
Noi di PlastcFree, cerchiamo di parlare ai ragazzi di tutti i problemi, che ognuno può risolvere, perché anche una piccola azione se fatta da tante persone può aiutare il nostro Pianeta.
  

10) Come si dà una nuova vita alla plastica?
Sicuramente, la prima cosa da fare, nonché la più semplice, è quella di riciclarla, la prima struttura adibita al riciclo della plastica è nata nel 1972. La plastica entra così in un circolo di differenziazione meccanica, viene deviata, sminuzzata e riamalgamata per dar vita a nuovi oggetti.
Purtroppo peró, in alcuni casi non è possibile riusare per intero la plastica riciclata, la plastica dura ad esempio viene incenerita con un conseguente rilascio di materie chimiche in aria.

11) Come può ogni scuola intervenire in questo problema?
La scuola ed ogni ragazzo può intervenire, ad esempio evitando di portare la bottiglietta di plastica, e invece di questa, utilizzare una borraccia in alluminio, infatti se ogni alunno italiano portasse a scuola, una bottiglietta di plastica, verrebbero prodotte 1,6 miliardi di bottiglie.
Inoltre in alcune scuole, stanno allestendo alcuni distributori di acqua, per cercare di eliminare il consumo di plastica.
É molto importante che ognuno di noi faccia la propria parte!

Grazie Stella!
   
Speriamo che queste risposte vi abbiano aiutato a capire quanto sia importante avere comportamenti responsabili e quanto, le persone come Stella, si stiano impegnando a cercare una soluzione ai problemi ambientali.
  
Alleghiamo alcune locandine che abbiamo sviluppato online per promuovere l’attuazione degli obiettivi di Agenda 2030 e le one pager che abbiamo realizzato per conoscere meglio ogni obiettivo.

  

  

Cambiamenti climatici

  

 

Allegati

plasticfree2(2).pdf